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#fibercop

2025

27 giugno 2025

FiberCop vuole contestare il ricalcolo della concessione con Open Fiber relativa al piano BUL dal valore di 660 milioni di euro

FiberCop ha comunicato a diversi ministri l'intenzione di segnalare alla Commissione Europea un presunto aiuto di Stato a Open Fiber. Il contributo pubblico di 660 milioni di euro, destinato a Open Fiber per il riequilibrio economico nelle aree bianche, secondo FiberCop, potrebbe alterare la concorrenza nel mercato delle infrastrutture a banda ultralarga. FiberCop si dichiara disponibile al dialogo, mentre il Ministero dell'Economia e delle Finanze esprime stupore per l'iniziativa.

Questa notizia è stata riassunta con l'aiuto di un'AI.

27 maggio 2025

FiberCop spegnerà altre 2055 centrali entro 12 mesi

AGCOM ha approvato la dismissione di ulteriori 2055 centrali in rame da parte di FiberCop, subordinandola al rispetto di requisiti di copertura NGA (100%) e migrazione a banda ultralarga (min. 60%). La delibera 123/25/CONS fissa preavvisi da 6 a 12 mesi, in base ai servizi wholesale attivi.

La decisione, successiva a verifiche AGCOM sui dati al 31 gennaio 2025, rientra nel piano nazionale di transizione alla fibra ottica. Le tempistiche di preavviso decorrono dal 23 maggio 2025, data di pubblicazione del provvedimento.

Questa notizia è stata riassunta con l'aiuto di un'AI.

24 aprile 2025

Massimo Sarmi è stato confermato amministratore delegato di FiberCop fino al 2027

Massimo Sarmi è stato confermato amministratore delegato di FiberCop fino all'approvazione del bilancio del 2026 prevista per il maggio 2027.

Sarmi è anche il presidente di FiberCop e ha svolto il ruolo di amministratore ad interim da fine gennaio 2025, quando il precedente amministratore Luigi Ferraris si era dimesso.

28 febbraio 2025

Il governo italiano avrebbe sottoposto all'Antitrust un piano per la fusione di FiberCop e Open Fiber

Secondo delle indiscrezioni, sarebbe stato messo a punto un primo piano per la fusione di FiberCop e Open Fiber con lo scopo di realizzare una rete unica.

Il piano includerebbe anche le aree nere, cioè quelle remunerative dove è presente la competizione, e per questo ci si aspetta che ciò porti a un rifiuto del piano perché si verrebbe a creare un monopolio.

25 febbraio 2025

FiberCop approva il primo bilancio dopo lo scorporo da TIM

I ricavi di FiberCop nel 2024 sono stati di 3,9 miliardi, tenendo in considerazione la separazione societaria da TIM che si è completata a luglio 2024. Inoltre:

  • Nel 2024 l'azienda ha investito 2,4 miliardi di euro per coprire 2 milioni di unità immobiliari come da previsioni.
  • Il budget per il 2025 è in linea con il piano industriale e prevede la copertura di ulteriori 2 milioni di unità immobiliari.

23 gennaio 2025

L'amministratore delegato di FiberCop Luigi Ferraris si è dimesso ed è temporaneamente sostituito da Massimo Sarmi

Luigi Ferraris si è dimesso da amministratore delegato di FiberCop, dove era stato nominato il 1° luglio 2024 al momento dello scorporo da TIM. Il presidente Massimo Sarmi gestirà temporaneamente la società, mentre il consiglio avvia la ricerca del nuovo AD.

FiberCop è controllata dal fondo statunitense KKR (37,8%), dal fondo pensione canadese CPPIB (17,5%), ADIA (17,5%), Ministero dell'Economia (16%) e F2i (11,2%).

2024

1 luglio 2024

TIM completa la vendita della rete fissa a un consorzio internazionale di imprese per 18,8 miliardi di euro

Il 1° luglio 2024 TIM ha ceduto FiberCop a Optics BidCo, un consorzio di imprese che d'ora in poi controllerà la società in cui TIM ha fatto confluire la rete fissa. Il consorzio è composto dalla società di investimento americana KKR (37,8%), dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (16%), l’emirato di Abu Dhabi tramite ADIA (17,5%), il Canada Pension Plan (17,5%) e il fondo infrastrutturale italiano F2i (11,2%).

In FiberCop sono confluite la rete primaria e secondaria (sia in fibra che in rame), le centrali (sia gli edifici che buona parte degli apparati), le attività di gestione della rete e i 20mila dipendenti che se ne occupano. TIM manterrà la rete mobile, la core network, la rete di trasporto metropolitana e Sparkle, oltre ai servizi ai clienti, compensando FiberCop per l'uso della rete tramite un accordo (Master Service Agreement, o MSA) dalla durata di 15 anni, rinnovabile. L'operazione permetterà a TIM di ridurre il debito di 14,2 miliardi di euro, ridurre i vincoli regolamentari e migliorare così la competitività.